Cara “Notte-prima-degli-esami”
ma vaffanculo! Non c’è niente di romantico in quest’ansia!
Credo che adesso mi guarderò un film meravigliosamente volgare modello “Dogma” per allentare la tensione. O leggerò qualcosa dell’amico Nietzsche.
Cara “Notte-prima-degli-esami”
ma vaffanculo! Non c’è niente di romantico in quest’ansia!
Credo che adesso mi guarderò un film meravigliosamente volgare modello “Dogma” per allentare la tensione. O leggerò qualcosa dell’amico Nietzsche.
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a volte le parole non sono altro che il frusciare della propria banalità.
Meglio ascoltare 😉
La pace… per alcuni è un’utopia e si limitano a fare le spallucce od affidarsi alla benevolenza di Dio o del fato. Per altri, invece è un sogno. C’è differenza? Penso proprio di sì. Nel 1800 certi uomini credevano che volare fosse un’utopia, mentre altri sognavano di librarsi tra i cieli. Questi ultimi si sono cimentati in mille tentativi, a rischio della vita. E ci sono riusciti. Non sempre hanno azzeccato al primo colpo la tecnica ed i mezzi, ma ci sono riusciti, perché credevano nei sogni, non nelle utopie. La pace è un sogno, un sogno perfettamente realizzabile, se solo ci scrollassimo di dosso il fatalismo. E non utilizzassimo come mezzi le bombe……… Sì, è un discorso molto idealistico, modello “mettete le rose nei vostri cannoni”, ma mi piace credere negli ideali. Credo soprattutto negli ideali, forse perché sono come dei fari posti sulle porte della felicità. Ok, ci siamo persi nella nebbia fitta e dolciastra del consumismo. Ma i sogni, i sogni di pace, splendono, al di là della nostra cecità di comodo. E non voglio essere sdolcinata. E’ così, nel mio strano mondo a cui mi piace credere.
Domani è primavera. Ma in Libia sbocciano solo le bombe………….